In questo blog abbiamo più volte trattato le tematiche della contabilità del settore turismo ponendo l’accento sulle specificità della materia.
Proprio a causa di queste caratteristiche particolari, come ad esempio il regime IVA 74ter, gli adempimenti periodici di Intrastat e Black-List, adesso anche la fattura PA e così via, abbiamo ricordato che è raccomandabile appoggiarsi a strutture che posseggano una competenza verticale specialistica.
Inutile ribadire che, in caso di materia delicata come quella fiscale, i rischi di affidare la propria tenuta contabile a persone non particolarmente competenti, come nel caso dei commercialisti generalisti, sono grossi. Gli errori si pagano cari e i casi di IVA pagata anche se non dovuta, di bilanci errati e contabilità da ricostruire ex-post o di sanzioni salate sono molto frequenti.
Tutto cià porta ad una considerazione molto semplice: l’agenzia di viaggi deve essere messa in condizione di accedere ad un servizio contabile di qualità e affidabile, a costi ragionevoli.
Se possibile, data l’articolata complessità degli aspetti economico gestionali e di quelli fiscali, l’interlocutore che l’agenzia sceglie di avere al proprio fianco, dovrebbe capirne di questo settore.
Per esempio, chiedete ad un commercialista qualunque di entrare in una valutazione strategica tra organizzazione ed intermediazione, tra incoming e outgoing, di esprimere un giudizio equilibrato sulle opportunità del commercio online (OLTA). Vi guarderà con gli occhi sbarrati e si rifugerà in qualche evasiva affermazione volta solo a celare la sua totale mancanza di competenza.
Ma tutto questo è rilevante ai fini della gestione economica? Chi ha in mano i “numeri dell’azienda” non dovrebbe forse essere in grado di leggerli in modo critico, elaborando rapporti periodici e dando indicazioni utili all’imprenditore sulla gestione corrente della sua attività?
Ecco quindi perché secondo noi è sbagliato pensare che “un commercialista qualsiasi va bene”. Ma quanto costa allora trovare l’esperto di settore? L'”esperto” costa di più del “commercialista generalista”?
Tra le diverse (non tante a dire il vero) possibilità che il mercato italiano offre, abbiamo scovato Contabilità Turismo che, dalle nostre valutazioni, sembra coniugare l’indispensabile competenza con tariffe aggressive, in grado di far impallidire molti studi commerciali. Forse anche in questo campo l’ottimizzazione delle risorse e le economie di scala contano. Il punto è anche che Contabilità Turismo si propone anche come soggetto attento ai dettagli ed alle specificità di ciascun agente di viaggio. Se così fosse sarebbe veramente la quadratura del cerchio. Non ci sono, a nostro avviso, ragioni di dubitarne, anzi Contabilità Turismo ci stupisce positivamente con la certificazione per l’utilizzo delle piattaforme gestionali tipiche delle agenzia di viaggi e dei tour operator.
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