Chi ha vissuto gli anni d’oro delle agenzie di viaggio, prima dell’11 settembre, prima di internet, prima dei voli low-cost, prima delle crisi ricorrenti e dell’instabilità politica internazionale potrebbe affermare che l’attività tipica dell’agenzia sia quella di distribuire pacchetti preconfezionati dai tour operator alla clientela desiderosa e impaziente di realizzare un sogno!
Ammesso che i tempi d’oro ci siano affettivamente stati, si sa che la memoria tira brutti scherzi, oggi i profitti derivanti dalla vendita dei pacchetti e dei voli di linea delle compagnie di bandiera non sono più molto elevati.
Vincono sul mercato le agenzie che sanno diversificare e trovare prodotti e soluzioni esclusive, magari specializzandosi su un’area geografica specifica e offrendo qualcosa di non facilmente reperibile sul mercato o proponendo servizi associati all’economica locale (escursioni, terme, arte e cultura, etc.). Un altro elemento strategico può essere quello di aprirsi a nuovi mercati, ovviamente il canale privilegiato è il web ma possono ricercarsi anche altre strade che fanno leva sul sistema economico locale.
Un esempio veloce per affermare che quelli che da alcuni sono visti come elementi di disturbo per altri possono trasformarsi in driver di sviluppo, che c’è chi attende passivamente un improbabile deus ex machina e chi impara a pensare al contesto competitivo come ad un’arena dove giocarsi la propria creatività e capacità imprenditoriale.
Buona vendita a tutti!
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